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Io e il Giappone

Sono nato nel 1978 nella splendida città di Napoli, che con i suoi pregi e i suoi difetti ha contribuito molto alla mia concezione delle arti marziali.

Non nego che il fatto di aver vissuto la prima adolescenza negli anni ’80, ovvero quelli del boom del Giappone, con i manga, i film, le arti marziali, abbia contribuito allo svilupparsi del mio amore atavico per questa affascinante quanto lontana cultura.

Pertanto la conoscenza di questo paese, della sua storia e della sua cultura non è passata solo attraverso lo studio del Budō ma si estese alla mia formazione accademica e professionale. Infatti, nel 2003, mi sono laureato in Lingue e Civiltà Orientali specializzandomi in Storia e Archeologia del Giappone, focalizzando la mia attenzione sul Giappone medievale dei samurai. Mentre nel 2009, mi sono addottorato in Archeologia – Rapporti tra oriente e occidente.

Oggi, dirigo le uniche spedizioni archeologiche di un paese occidentale in Giappone a nome dell’Istituto di Ricerca che presiedo, l’IRIAE (International Research Institute for Archaeology and Ethnology).

 

Gli esordi

 

Quando ho iniziato la pratica delle arti marziali erano appunto gli anni ’80 e non esisteva internet, pertanto non era semplice come oggi conoscere il vastissimo mondo delle discipline orientali, né verificare le competenze e i lignaggi di questo o quel maestro.

Le prime esperienze le ho avute in seno a diverse scuole di Jujutsu più o meno serie e deluso da queste scuole, all’inizio degli anni ’90, fui incuriosito dalle arti marziali cinesi. Nonostante ciò, sarà nel 1991 che ho avuto il mio fatidico incontro con l’Aikidō iniziando la pratica sotto la guida di Luigi Branno Sensei.

L’adolescenza, però, ha giocato il suo ruolo. L’Aikidō ancora non bastava alla mia immaginazione, pertanto, contemporaneamente continuai a praticare anche gli stili cinesi e nello specifico, dal ’91 al ’93 Wu Shu sotto la guida di Sifu Giovanni Mattei e dal ’93 al ’95, Wing Tsung con Sifu Francesco Mavillio e Geppy Amato.

 

L’Aikidō come mia Via

 

Nonostante l’inizio della pratica nel 1991, è stato nel ’95 che ho alsciato tutte le altre discipline per dedicarmi esclusivamente alla pratica dell’Aikidō, diventando inoltre cofondatore, insieme al mio Maestro, Luigi Branno, suo figlio Fabio (con cui sono unito da un’amicizia ultra trentennale) ed altri membri del gruppo, l’ARCA (Associazione di Ricerca e Cooperazione nell’Aikidō).

Nel 1997, ho iniziato a seguire Christian Tissier Shihan ed alcuni suoi allievi, come Pascal Guilmenn e Philippe Gouttard, in seno all’ADO (Area Discipline Orientali) della UISP.

Grazie a questi insegnanti (ed in Italia con Nino Delli Santi), ho iniziato anche la pratica del Kenjutsu tradizionale che fa capo all’antica scuola Kashima Shin Ryū.

Nel 2001, durante il primo dei miei viaggi in Giappone (ad oggi ci sono stato più di 20 volte e continuo a recarmici ogni anno per lavoro e per l'Aikidō) , ho effettuato l'iscrizione allo Aikidō Honbu Dōjo, dove ho seguito molti insegnanti ma dando costanza alle lezioni del Dōshu Moriteru Ueshiba (nipote del Fondatore).

È stato lì che ho incontrato per la prima volta Endo Seishirō Shihan. Da quel momento, la mia idea del Budō e dell’Aikidō è cambiata radicalmente e mi sono detto “ecco, questo è l’Aikidō che voglio praticare”, ma non èstato facile. Passeranno ancora alcuni anni prima di entrare nel circuito che segue la sua scuola. Ma ad oggi è il mio principale punto di riferimento seguendo lui e i suoi allievi, primo tra tutti Ariga Kaname Sensei, ma anche Luis Mochon Sensei e Matti Joensuu Sensei.

Nel 2003, ho iniziato ad insegnare e da allora non ho mai smesso. Prima a Cava de’ Tirreni (SA), poi allo Shunpukan di Napoli (Vomero), per poi passare a Movimento Danza (Napoli – Vomero) dove insegno ancora oggi. Nel 2016, ho attivato anche un corso al Centro Storico di Napoli presso il Koan Dojo che purtroppo ha chiuso a causa della crisi generata dal Covid.

Nel 2010, sono entrato a far parte della neo-nata FITA (Federazione Italiana Aikidō) diventandone responsabile del Settore Cultura.

Nel 2011 ho attivato, insieme a Fabio Branno, il primo corso di Kenjutsu tradizionale del metodo Kashima a Napoli e nel Sud Italia.

Nel 2013, ho organizzato il primo Viaggio Studio in Giappone per praticanti di Aikidō dal titolo “Il Fiore e la Spada”, durante il quale oltre alla pratica nel Saku dōjo di Endo Sensei ho guidato un tour nei luoghi storici legati alla figura dei samurai. Il viaggio studio viene proposto ogni anno ai nostri studenti.

Nel 2016, sono stato accettato, insieme alla mia scuola, nella Kimusubi Dojos Federation, ovvero il principale gruppo europeo che segue Endo Sensei.

Infine, nel 2017, ho fondato insieme a Fabio Branno il Musubi Aikido Italia, il ramo italiano del gruppo europeo che segue la scuola di Endo Sensei e dei suoi allievi.

 

Tralasciando le pubblicazioni scientifiche a tema storico-archeologico, di seguito vi riporto un elenco delle mie pubblicazioni sull’Aikidō  e il Budō:

 

- “Le arti marziali in Campania” in “Il Giappone a Napoli e in Campania” a cura del Dott. Giovanni Borriello, poi ripubblicata e corretta in “Il Giappone, Napoli e la Campania”.

- “L’introduzione dell’aikidō in Italia” nell’opera “Italia-Giappone: 450 anni” a cura del Prof. Adolfo Tamburello.

- “Dal Giappone all’Italia attraverso l’opera di grandi uomini…e di una piccola donna” nell’opera “Vibrazioni nella forza – Storia critica delle discipline orientali” a cura del Dott. Sergio Raimondo.

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