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Qual'è l'Arte Marziale a mani nude per eccellenza in Giappone?



Le Arti Marziali Giapponesi sono principalmente divise in due filoni: a mani nude ed armate. Di certo l'Arte Marziale per eccellenza a mani nude è il SUMO. Dal punto di vista dello Shintō, questa disciplina è talmente antica da non avere origine, in quanto era prerogativa degli dei. In effetti, un esperto di Arti Marziali giapponesi riconosce facilmente nel Sumo tutti i principi base su cui si fondano le successive discipline.

Molto probabilmente il Sumo è una reinterpretazione di tecniche di combattimento che i giapponesi appresero dal più sviluppato continente.

Questa influenza proseguì nel tempo fornendo le basi tecniche per sviluppare le successive discipline. Il principio di cedevolezza ed armonizzazione degli stili cinesi furono rivisitate alla luce delle necessità belliche dei giapponesi, dando vita alle prime scuole di Jujutsu che si andò sviluppando grazie alla biomeccanica che i guerrieri nipponici appresero dall'uso delle armi.

Le poche altre discipline che ricadevano sotto nomi diversi da Jujutsu erano comunque reinterpretazioni di quest'ultimo, avvenute soprattutto in ambito contadino, i cui rappresentanti non avevano accesso alle discipline dei samurai.

La scuola di Jujutsu più evoluta, perché intrisa di riflessioni filosofiche, di biomeccanica e di "relazione", fu il Daito Ryū Jujutsu di cui fu il massimo esponente, nel XIX secolo, Takeda Sokaku che, nonostante la sua fama di violento e crudele guerriero, fu colui che per la prima volta teorizzò il principio di AIKI, "armonizzazione dell'energia psico-fisica", che segnò la più grande trasformazione delle Arti Marziali giapponesi.

Le altre scuole di Jujutsu, sono ormai quasi estinte. Fu da una di queste, la Kito Ryū, che un brillante praticante, di ottima famiglia ma educato ai nuovi criteri occidentali, spiccò nel panorama giapponese. Sto parlando di Kano Jigoro, vissuto a cavallo dei secoli XIX e XX. Egli è noto per essere stato il fondatore del Judō.


Questa disciplina moderna viene spesso accusata erroneamente di essere stata sportivizzata, ma in realtà non è mai stata nulla di diverso da uno sport, fatta eccezione per i metodi di insegnamento che la caratterizzavano. Kano Sensei, affermò chiaramente (l'intervista è nota e rintracciabile su varie fonti cartacee ed online) che il Judō non era Budō ma un'efficacissima forma di educazione fisica e sportiva.

Tornando invece al Daito Ryū e a Takeda Sensei, la trasformazione di Jujutsu in Aiki Jujutsu e poi in Aikijutsu fu una conseguenza quasi naturale. Uno dei principali allievi di Takeda Sensei fu Ueshiba Morihei che completò la grande rilettura del Budō.


La sua evoluzione, frutto di approfondite riflessioni sul senso del combattimento come momento di relazione con se stessi, l'altro e l'universo portò alla nascita della Disciplina che ad oggi è la diretta evoluzione del Budō. L'Aikijutsu, con Ueshiba, si trasformò in AikiBudō ed infine in Aikidō. Disciplina quest'ultima ancora oggi in continua evoluzione.

Il Karate fa storia a se non essendo considerata da un punto di vista storico una disciplina del Budō. Per cui rimando ad una domanda più specifica.

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